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L’Italia è come un lungo pontile proiettato sul mare, al centro del Mediterraneo, con uno sviluppo costiero di quasi 8000 km e numerose isole.

Nella nostra nazione sono in continua crescita numerose ed importanti attività produttive legate al mare. Queste ultime richiedono la dettagliata conoscenza delle statistiche di moto ondoso (regimi direzionali medi ed estremi) caratteristiche dei luoghi d’interesse.

Nel 1989, il Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN), oggi ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), realizzò la Rete Ondametrica Nazionale (RON). Per maggiori ragguagli sulla RON e sulla sua evoluzione nel tempo si vedano le informazioni contenute qui.

Nel 2000, l’ex SIMN promosse una intensa attività di elaborazione e analisi delle informazioni raccolte, che portò alla pubblicazione dell’Atlante delle Onde nei Mari Italiani, sostenuta anche dall’Associazione dei Congressi di Navigazione.

Le statistiche di moto ondoso qui presentate aggiornano, approfondiscono, integrano ed estendono quelle originariamente incluse nell’Atlante delle Onde.

In particolare, si sono aggiornati i regimi direzionali e le statistiche del moto ondoso estremo per le boe di La Spezia, Alghero, Ponza, Mazara del Vallo, Catania, Crotone, Monopoli e Ortona. I risultati sono scaricabili dalla pagina aggiornamenti.

Inoltre, si sono integrate le informazioni già pubblicate esaminando anche le boe RON attivate successivamente al 1999 ( Siniscola, Palermo, Civitavecchia, Chioggia e Cagliari) e quelle di alcuni servizi tecnici regionali (Capo Mele, Giglio, Gorgona). I risultati ottenuti sono presentati nella sezione integrazioni.

In più, si sono svolte numerose nuove analisi con differenti scopi. Si è determinata la stagionalità dei dati e l’influenza di questa sulle stime dei valori estremi. Inoltre, si sono definiti gli scenari probabilistici estremi con diverse tecniche d’inferenza e con diversi modelli statistici. Il confronto dei risultati ottenuti ha portato all’applicazione di alcuni criteri di scelta della distribuzione più adatta al campione selezionato. Ancora, si sono svolte le analisi ricorrendo sia al metodo delle serie tronche, sia a quello dei massimi annuali o, più in generale, della selezione a blocchi. In aggiunta, si è svolto uno studio sulla stabilità delle previsioni estremali a lungo termine ed un’altro sull’influenza dei criteri di selezione del campione omogeneo ed indipendente e delle misure mancanti nelle registrazioni sui risultati dell’analisi estremale. Tutti gli studi svolti si sono organizzati nella sezione perfezionamenti.

Infine, si sono svolte nuove analisi per caratterizzare le forme spettrali di progetto, per definire le curve di persistenza e di durata sopra soglia e per determinare le distribuzioni di probabilità bivariata e le correlazioni osservate tra molti parametri caratteristici del moto ondoso (es. tra altezze d’onda Hs e H1/20). I risultati ottenuti sono presentati nella sezione ampliamenti.